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Marketing mercoledì, 28 marzo 2018

Un falansterio per lo smart working

Il 22 marzo Siemens ha inaugurato la sua nuova sede milanese, espressione concreta di modernità, di un modo più attuale di lavorare e di un’organizzazione pronta alle esigenze dell’era digitale, testimonianza tangibile del desiderio di continuare a rimanere e a crescere nel Bel Paese, dove l’azienda è presente dal 1899. Le porte della nuova struttura si sono aperte per accogliere le principali istituzioni locali e della business community e, in diretta streaming, gli oltre 3 mila collaboratori distribuiti tra Milano e le altre sedi sul territorio nazionale, tra cui Torino, Genova, Padova, Bologna, Firenze e Roma.

Simbolo di innovazione e sostenibilità, il nuovo edificio - che, da solo, copre una superficie di oltre 15 mila metri quadri e ospita circa 1000 collaboratori - sorge nel quartiere Adriano ed è al centro di un più ampio piano di riqualificazione urbanistica: complessivamente, infatti, l’area si sviluppa su 86 mila metri quadri, ospita circa 1800 collaboratori, più della metà del totale presente in Italia, in 32 mila metri quadri di uffici e laboratori, per un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro.

“A meno di due anni di distanza dalla posa della prima pietra, eccoci pronti a inaugurare il nostro nuovo quartier generale. Non prende corpo come un tradizionale ufficio ma come manifestazione del concetto di smart working. L’obiettivo di base è quello di dare ai nostri collaboratori un’area che riassuma la nostra filosofia di comunità del futuro, fatta di lavoro, ma anche di condivisione, integrazione, scambio reciproco e tutela ambientale”, ha commentato Federico Golla, presidente e amministratore delegato di Siemens Italia.

 

Lavoro agile e sostenibile

L’edificio, infatti, si ispira ai princìpi dello smart working che Siemens ha abbracciato in Italia fin dal 2011, fino a diventare l’unica modalità di lavoro per tutti i collaboratori, grazie a un accordo sindacale siglato nel giugno 2017. È completamente automatizzato e attento ai consumi di energia e l’infrastruttura tecnologica si basa su una piattaforma che gestisce, monitora e supervisiona tutti i sistemi, integrandoli tra loro. A partire dagli impianti di termoregolazione HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria), a quelli elettrici, di illuminazione, rilevazione incendio - con circa 1500 rivelatori installati - fino a quelli di sicurezza, con quasi 150 sensori antintrusione tra contatti finestra e volumetrici, oltre a gestione esodo. Un sistema d’automazione specifico per il comfort dell’ambiente controlla e regola temperatura, umidità, qualità dell’aria, intensità luminosa, con il preciso obiettivo di raggiungere i massimi livelli di comfort climatico e visivo e di risparmio energetico. Il controllo della luminosità dei singoli spazi è garantito da oltre 400 rilevatori di presenza e dalla regolazione automatizzata dei sistemi frangisole, fatta in base alla posizione del sole e alle condizioni meteorologiche rilevate da una centrale meteo esterna. Infine, una piattaforma di monitoraggio e reportistica dei dati energetici permette di monitorare la prestazioni a lungo termine dell’edificio, misurandone il consumo, l'approvvigionamento energetico e gli indicatori di sostenibilità.

 

Werner von Siemens

La cerimonia, alla presenza dell’assessore milanese alla cultura, Filippo Del Corno, è stata intitolata a Werner von Siemens, così come la nuova strada che ospita il quartier generale dell’azienda, un collegamento tra via Ponte Nuovo e via del Ricordo. Visionario, uomo di azione e di ingegno, Werner von Siemens fu innovatore e imprenditore. A lui si devono famosi primati: l’invenzione della dinamo elettrica nel 1866, che ha posto le basi per l’utilizzo dell’elettricità come fonte di energia è uno di questi. Nel 1879 presenta a Berlino la prima locomotiva elettrica al mondo, sviluppa il primo esempio di illuminazione urbana con lampade elettriche e il primo semaforo. Nel 1880 costruisce il primo ascensore e l’anno successivo mette in funzione il primo tram elettrico al mondo. Dopo oltre 200 anni dalla sua nascita, lo spirito pionieristico, l’applicazione concreta dell’ingegno e l’attenzione alla sostenibilità sono l’eredità che von Siemens ha lasciato all’azienda che ancora oggi porta il suo nome.

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