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Marketing lunedì, 26 gennaio 2015

Taiwan torna alle elettriche

In base alle previsioni del comitato macchine per materie plastiche di Tami (Taiwan Association of Machinery Industry), entro una decina di anni il 70% delle macchine a iniezione sotto le 1600 tonnellate di forza di chiusura in funzione nel paese dovrebbe essere di tipo elettrico, tendenza che obbligherà anche i costruttori locali a convertire la propria produzione. Sempre secondo Tami, erano stati proprio i costruttori taiwanesi, una ventina d’anni fa, a introdurre per primi i modelli “all electric”, salvo poi abbandonarli a causa dei costi elevati, poiché i componenti più importanti venivano acquistati da produttori tedeschi o giapponesi.

Attualmente sarebbe di nuovo in atto una conversione verso le macchine elettriche (sia per lo stampaggio a iniezione sia per il soffiaggio), sebbene ancora diversi costruttori si rivolgano a fornitori occidentali per le parti a elevato tasso tecnologico. Taiwan è il quinto costruttore mondiale di macchine per materie plastiche e gomma, con un fatturato che Tami ha stimato in oltre 1,5 miliardi di dollari nel 2013; per il 2014 è stato ipotizzato un aumento della produzione di cinque punti percentuali.



 

 

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