Sono stati circa 120 i partecipanti alla tredicesima edizione del “PET Day 2015”, giornata dedicata al mercato del PET organizzata come sempre dalla società GSI (Global Service International), che ha avuto luogo il primo ottobre 2015 presso la villa Medicea “La Ferdinanda” di Artimino (Firenze). In attesa della tradizionale pubblicazione su MacPlas (unica rivista di settore presente all’evento) di un ampio articolo al riguardo, si riportano di seguito i dati più interessanti e significativi relativi all’andamento del mercato delle materie prime alla base del polietilentereftalato (PET), della produzione e del consumo di PET per le principali applicazioni.
Paraxilolo (PX) - Dati in milioni di tonnellate - Mondo |
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Anno |
Consumi e previsioni |
Utilizzazione impianti |
2013 |
35 |
90% |
2015 |
39 |
80% |
2017 |
42 |
75% |
2020 |
49 |
80% |
Acido tereftalico (TPA) - Dati in milioni di tonnellate - Mondo |
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Anno |
Consumi e previsioni |
Utilizzazione impianti |
2013 |
50 |
80% |
2015 |
55 |
73% |
2017 |
65 |
70% |
2020 |
75 |
75% |
Glicole etilenico (MEG) - Dati in milioni di tonnellate - Mondo |
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Anno |
Consumi e previsioni |
Utilizzazione impianti |
2013 |
23 |
90% |
2015 |
25 |
90% |
2017 |
28 |
85% |
2020 |
31 |
90% |
Le quotazioni del PX sono strettamente legate alle quotazioni della virgin nafta che ha subito un crollo nell’anno 2015. Infatti, nel 2014 il prezzo della virgin nafta oscillava tra 1300 e 1500 dollari/t, mentre dall’inizio del 2015 le quotazioni sono scese a 800-1000 dollari/t. Ciò ha influenzato notevolmente anche le quotazioni del PET.
Produzione e consumo di PET
Dal 2005 al 2010 la produzione mondiale di PET ha avuto un buon andamento relativamente all’utilizzo degli impianti, che nel 2010 si è attestato intorno all’80%. L’utilizzo degli impianti è andato poi diminuendo nel corso degli anni.
Dal 2010 al 2014 è sceso gradualmente fino al 70%, nel 2015 è calato ulteriormente al 65% e si prevede che toccherà quota 60% nel 2017. Lo sfruttamento degli impianti dovrebbe poi crescere leggermente dal 2017 al 2020, raggiungendo quota 65%, in forza della previsione d’incremento dei consumi. Gran parte degli incrementi saranno dovuti alla crescente capacità installata in Cina.
Nel 2015 il consumo globale mondiale di PET è stato pari a 20 milioni di tonnellate, con un incremento del 4% rispetto al 2014. La capacità totale installata è di 29 milioni di tonnellate, con un incremento dell’11% rispetto al 2014. Quindi nel 2015 vi è stato un surplus di circa 9 milioni di tonnellate, di cui 4,4 milioni sono state immesse sul mercato dalla Cina.
Il consumo di PET espresso in kg/procapite/anno vede al primo posto nel 2012 gli Stati Uniti con 9,13 kg, seguiti da: Italia (8,20 kg), Messico (6,69 kg), Francia (5,80 kg), Turchia (4,05 kg ), Russia (3,88 kg ), Brasile (2,88 kg), Sud Africa (2,77 kg) e Cina (2,43 kg).
Filippine, Indonesia e India hanno fatto registrare consumi inferiori a 1 kg, mentre la media mondiale è pari a 2,56 kg.
Nel 2013 le quote percentuali dei mercati finali del PET sono state le seguenti: fibre tessili (45%), foglie termoformabili (22%), soffiaggio bottiglie (20%), reggette (11%), altro (2%).
Infine, i dati 2014 relativi al riciclo del PET nelle diverse aree geografiche sono stati: Cina (85%), Giappone (80%), resto dell’Asia (75%), Europa Occidentale (55%), resto del Nord America (55%), Sud America (40%), Stati Uniti (30%). La media mondiale è pari al 50%.
La società organizzatrice del PET Day, GSI
(Global Service International), ha il proprio quartier generale a Rescaldina
(Milano) e opera nel settore della fornitura di PET da 22 anni. Si è
specializzata nella gestione e nell’ottimizzazione dei trasporti dai paesi
produttori ai paesi consumatori e attualmente opera anche tramite le filiali
estere in: Francia, Spagna, Grecia, Egitto, Sud Africa, Tailandia, Cina e Stati
Uniti.