Il digitalizzatore Atos
3D sviluppato da GOM viene utilizzato nel mondo degli stampi a iniezione come
sistema di misura accurato, veloce e robusto, grazie a un sensore che combina
l’alta qualità dei dati con la flessibilità e la stabilità necessaria negli
ambienti industriali. Atos 3D si differenzia dalle tradizionali macchine di
misura a coordinate e dai bracci di misura poiché la geometria completa della
superficie viene acquisita in una densa nuvola di punti. Quest’ultima può
essere visualizzata anche come una “mesh” di poligoni che descrive la
superficie dell’oggetto e le sue primitive, consentendo un’analisi completa e
identificando errori altrimenti non individuabili con un’analisi tradizionale.
Le misurazioni risultano
veloci e complete, con l’individuazione di problemi che un sistema tattile
potrebbe non rilevare, consentendo una facile visualizzazione e comprensione
della parte. Il sistema si rivela mobile e flessibile grazie alla possibilità
di effettuare misure e analisi in loco di elettrodi, attrezzature, guide e
parti stampate a iniezione (di qualsiasi dimensione) senza dover ricorrere ad
altri dispositivi.
L’analisi del primo
articolo risulta efficiente, individuando rapidamente le aree problematiche e
consentendo di decidere le procedure e le soluzioni da adottare con l’aiuto
dell’analisi locale/globale di deformazione e il calcolo dello spessore. In
caso di misurazioni ripetitive, la docking station Atos Scan Port a tre assi di
rotazione manuali e tre motorizzati consente di usufruire di funzioni e
reportistica automatizzate.
Atos Touch Probe consente
la combinazione della scansione completa 3D con una classica sonda di misura a
contatto, per misurazioni tattili primitive, comparazioni con file CAD,
misurazioni veloci di un singolo punto ecc.
Il processo del
digitalizzatore Atos 3D, installato in oltre 2500 sale metrologiche e di
analisi e reparti di produzione, può essere suddiviso in tre fasi.
La prima consiste nella
generazione di una mesh di poligoni 3D e include:
- geometrie complete per
manutenzione e archiviazione;
- aggiornamento delle
modifiche alle attrezzature nei dati CAD;
- copia di modelli e di
attrezzature;
- fresatura diretta della
mesh di poligoni proveniente da Atos quando non sono disponibili dati CAD;
- reverse engineering.
Segue poi il calcolo e
l’analisi dei dati con il software GOM Inspect, ossia:
- acquisizione di
geometrie in 2D e 3D per l’analisi del primo articolo;
- identificazione rapida
della riduzione e deformazione del componente;
- confronto 3D con il CAD
per il controllo qualità durante la produzione;
- controllo di accumulo
di materiale che potrebbe non essere visto da metodi tradizionali;
- analisi di componenti tramite
GD&T (dimensionamento geometrico e delle tolleranze).
L’ultima fase è quella
della reportistica e della visualizzazione dei risultati, per:
- comprendere facilmente
i risultati di misura;
- prendere decisioni in
maniera più semplice;
- visualizzare la misura
3D e i dati d’analisi in modo chiaro;
- disporre di tutti i
dati in un unico file;
- scambiare informazioni
ed esperienze con colleghi e clienti in maniera semplice.