Come segnalato da Pro.mo, che raggruppa i
produttori di stoviglie monouso in plastica, la stampa inglese ha pubblicato la
notizia di una iniziativa che, secondo l’associazione, sarebbe interessante seguire anche in Italia. La
Foodservice Packaging Association e Incpen (Industry Council for Research on Packaging
and the Environment) hanno coinvolto un gruppo di primarie aziende per chiedere
insieme al governo britannico di coordinare, assumendo un ruolo di guida, le
attività antilittering, cioè le campagne contro la dispersione dei rifiuti nell’ambiente. “È significativo
che siano proprio i produttori e gli utilizzatori del packaging a prendere l’iniziativa
contro un problema legato a comportamenti poco civili che nulla hanno a che
vedere con il prodotto e il suo utilizzo. Il comportamento scorretto di
qualcuno rischia di favorire decisioni che penalizzano prodotti utili per
tutti, limitandone l’uso. In questo modo non si affronterebbe correttamente il
problema, mentre sarebbe socialmente utile che anche in Italia si favorisse il
coordinamento delle istituzioni private per sensibilizzare i cittadini nei
confronti del littering, che non poco deturpa le vie delle grandi città e gli
spazi pubblici, e non poco incide sui budget comunali”, ha commentato Marco Omboni,
presidente di Pro.mo. Secondo quanto riportato dalla rivista
inglese Packaging News, un gruppo di aziende, fra le quali McDonald e Costa
Coffee, ha inoltrato al governo una richiesta congiunta affinché assuma un
ruolo di guida di lotta al littering. In una lettera al segretario di stato e
ai Ministeri dell’ambiente e al Dipartimento della Comunità Locali, i 23
firmatari hanno chiesto al governo di formare un comitato consultivo per la
riduzione dei rifiuti con l’obiettivo di produrre un piano nazionale antilittering.
La lettera fa seguito a una precedente richiesta di una strategia unificata da
parte della Foodservice Packaging Association e di Incpen. “Ci sono numerose
ed eccellenti campagne finalizzate all’antilittering, tuttavia sentiamo il bisogno
di una guida da parte del governo che incoraggi una campagna unificata invece
delle attuali iniziative frammentate”, ha dichiarato Martin Kersh, di Foodservice
Packaging Association, lo scorso agosto.
“Bottiglie, lattine e imballi non sono rifiuti, ma per un brand è una pessima
pubblicità vedersi dispersi nell’ambiente. Ecco perché Incpen sostiene le
iniziative antilittering, commissiona ricerche e incoraggia campagne contro il littering”,
ha aggiunto Jane Bickerstaffe, direttore di Incpen. La lettera inviata al governo affermava tra
l’altro: “La formazione di un comitato
consultivo è una formidabile opportunità per favorire la riduzione dell’impatto
sociale dei rifiuti. In assenza di una guida governativa gli sforzi nella lotta
al littering continueranno a essere frammentati e poco efficaci”. In
Gran Bretagna la spesa per tenere pulite le strade delle città è pari a un
miliardo di sterline. I firmatari della lettera ritengono che attivando un
unico punto di riferimento a disposizione del Ministero dell’ambiente e del
Dipartimento delle Autorità Locali, il comitato consultivo potrà creare un
canale per concentrare le risorse e fornire suggerimenti ed esperienza. Permetterà
a tutte le parti di lavorare insieme, favorirà un messaggio più coerente e, inoltre,
dimostrerà l’impegno del governo nelle attività antilittering.